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Quale font scegliere per il proprio biglietto da visita

Il biglietto da visita rappresenta noi e la nostra attività. La persona che lo riceve, con una rapida occhiata, riesce ad avere un’idea rispetto a chi siamo e alla professione che svolgiamo. Per questo motivo è molto importante scegliere la grafica e il font da utilizzare per realizzarlo.

 

Il font, in particolare, è un elemento fondamentale: sbagliarlo potrebbe rendere il biglietto difficile da leggere e dunque inefficace.

Come scegliere il font

Seppure in grafica i font esistenti sono davvero tanti, non tutti sono adatti ad un uso professionale. In tipografia i caratteri si dividono tutti in due grandi categorie: Serif (con grazie) e San Serif (senza grazie).
I primi sono contraddistinti dalle linee decorative che completano il carattere nella sua parte bassa, mentre i secondi ne sono sprovvisti, mantenendo così uno stile pulito e lineare.

 

Quando si parla di business card è necessario optare per un font che sia facilmente leggibile e affine alla nostra attività. Proprio per questo esistono degli accostamenti tra font e professione che si possono prendere in considerazione.

 

Prendiamo come esempio un’attività artigianale e creativa come il pittore, il restauratore o il tatuatore, dove il messaggio che deve passare è quello della fantasia e della creatività. In questo caso i font ideali potrebbero essere il Futura, il Didot, il Bodoni o il Paris Typeface. Questi caratteri, grazie ad una geometria minimale e ad un aspetto artistico, rappresentano perfettamente le attività citate. Se si svolge invece un’attività più formale come il medico o l’avvocato, si consiglia di utilizzare un font versatile e che comunichi fiducia. Tra i font con queste caratteristiche possiamo citare l’Eb Garamond, il Centaur e il Minion.

 

Se invece si lavora in settori contraddistinti dall’eleganza, come il wedding o l’alta moda, i font più indicati potrebbero essere quelli in stile corsivo o calligrafico, come il Vladimir script o il Palace script. Tuttavia, in questo ambito la scelta non deve  necessariamente restare tra i caratteri in corsivo. Si può ottenere lo stesso risultato anche usando font come il Poiret one o il Julius sans one. Concludiamo con le attività riguardanti la tecnologia, come il programmatore o il riparatore di computer.  In questo caso, il carattere scelto deve riportare ad una fidata competenza in ambito tecnologico, con una grafica in un certo senso futuristica. Alcuni font che rientrano in questa categoria possono essere il Roboto mono, il Source code pro, l’Orbitron o l’Audiowide.

 

In ogni caso, qualsiasi sia la professione svolta, o il font scelto per il proprio biglietto da visita, è consigliabile scegliere una soluzione con un buon grado di leggibilità.